Intervista inedita a Tommaso Landolfi
Landolfi: Gli attori cinematografici riescono a tenere gli occhi aperti con questa luce? Beati loro, allora non mi pento più di non aver fatto l’attore cinematografico.
Giornalista: Era la tua carriera.
Landolfi: Evidentemente. E’ certo comunque che la mia carriera era una carriera sbagliata, quella che ho intrapreso di fatto.
Giornalista: Ma chi ti ha suggerito in particolare, oltre a madre natura?
Il “Signor Bisognino”, “Bisognino” il qual fa trottar la vecchia.
Landolfi: Ma veniamo al mio libro preferito, veniamo al fatto… Il landolfo (Landolfo VI di Benevento) che nessuno dei presenti ha mai letto. E’ senz’altro il mio migliore libro e per conseguenza è il meno apprezzato.
Giornalista: E le ragioni della preferenza? Avrai una preferenza di padre per questo volume.
Landolfi: No, no davvero. Ragioni soltanto letterarie, penso possa essere il migliore, il più valido… il più sofferto, come dite voi critici.