Introduzione

Se una notte d’inverno un viaggiatore è un romanzo che parla di come sono fatti i romanzi. Italo Calvino costruisce una vicenda per cui un Lettore si trova a leggere dieci incipit diversi di romanzo senza poter mai poter portare a termine la lettura di ognuno. L’autore pone quindi una riflessione sull’arte di scrivere e di leggere, affermando come la letteratura non possa essere per propria natura il mezzo per arrivare alla conoscenza reale delle cose; al contrario: essendo essa fatta di finzione, è il luogo in cui si dà più ampio spazio alla fantasia. Il testo, divenuto ben presto celebre in tutto il mondo, è uno dei maggiori metaromanzi del Novecento.

Temi principali

Se una notte d’inverno un viaggiatore è un romanzo metaletterario in cui Calvino pone una discussione sul rapporto tra la realtà e il mondo di finzione della lettura. La ricerca di un testo unico da parte dei lettori è una ricerca impossibile poiché, secondo lo scrittore, è impossibile ricercare una verità unica e inconfutabile nella lettura. Ogni lettore, infatti, utilizza la propria esperienza nell’attività di lettura, così i libri, che di fatto hanno sempre lo stesso testo, posseggono un numero infinito di interpretazioni e realtà a seconda di chi li legge. Se la chiave filosofica del libro potrebbe sembrare malinconica, con una verità impossibile da afferrare, è tuttavia vero anche il contrario, ossia l’assoluta libertà dei lettori quando esercitano il proprio ruolo di partecipanti attivi all’opera letteraria.