Introduzione

Il fu Mattia Pascal è, con Uno, nessuno, centomila, il più celebre romanzo di Luigi Pirandello, che lo scrittore siciliano pubblicò per la prima volta nel 1904 sulla rivista Nuova antologia. Si tratta di uno dei testi più rappresentativi dello stile e della filosofia di Pirandello, tutta incentrata sul relativismo sul tema dell’identità. Secondo l’autore, infatti, l’essere umano si presenta alla società in cui vive attraverso una maschera o piuttosto una serie di maschere determinate dall’ambiente in cui egli nasce e vive (la famiglia, il lavoro ecc.) ed è solo attraverso di queste che egli può convivere con il prossimo e presentarsi agli occhi altrui. La natura di queste maschere è tuttavia relativa: come insegna il caso di Mattia Pascal, che sfrutta il caso di essere creduto morto per costruirsi una nuova identità, un uomo può indossare una maschera come un’altra indifferentemente, ma si ritroverà comunque asservito agli schemi sociali a cui quella maschera gli chiede di rispondere.

Temi principali

Il fu Mattia Pascal pone un paradosso sulla tematica pirandelliana per eccellenza, ossia la perdita dell’identità. Il colpo di scena del ritrovamento casuale del corpo di un suicida in cui la comunità di Miragno riconosce Mattia Pascal è l’escamotage, ironico e paradossale, attraverso il quale Pirandello crea l’occasione per cui il personaggio ha la facoltà di costruirsi una nuova vita completamente fittizia. Così facendo, tuttavia, Adriano Meis si ritrova invischiato in un paradosso ancora più grande: trova a Roma una società che lo accetta, dove vive serenamente e trova persino un amore sincero, ma cade nell’impossibilità di entrarvi a far parte proprio a causa dell’invenzione di cui è protagonista. La maturazione filosofica che vive lo porta infine a constatare come la straordinaria esperienza di vivere due vite si concluda per lui in un’esclusione da entrambe, che lo porta malinconicamente, e di nuovo paradossalmente, a trovarsi nella condizione di dover portare corone di fiori sulla propria tomba.

Un Commento

Hai perfettamente ragione Giada. Avevamo già nella lista quest’analisi da modificare e migliorare completamente. Lo faremo al più presto, grazie di averci detto la tua!