Introduzione

Ciàula scopre la luna è un racconto di Luigi Pirandello che fu pubblicato per la prima volta nel 1912 e poi confluì nella raccolta Novelle per un anno. Nell’analisi del testo di Ciàula scopre la luna presentata di seguito, oltre a una prospettiva della trama e una descrizione dei personaggi principali, vengono analizzate le tematiche, i significati, lo stile e la lingua di questo racconto, in cui Pirandello rielabora in chiave decadente l’ambiente delle miniere di zolfo siciliane raccontando l’ingenuità e l’irrazionalità del suo protagonista, affascinato o terrorizzato da elementi del tutto naturali.

Temi principali

Il racconto delle vicende legate alle condizioni degli operai in miniera è un soggetto che Pirandello eredita dall’illustre predecessore, e conterraneo, Giovanni Verga, come accade del resto in diverse storie all’interno delle Novelle per un anno. La denuncia dello sfruttamento e la rappresentazione del vero sono però solo inizialmente la problematica centrale del testo, che Pirandello sfrutta per rendere la vicenda di Ciàula densa di significati simbolici. La stupidità del protagonista, la discesa in miniera e la scoperta della luna sono infatti metafore dei concetti di ignoranza e conoscenza, legate strettamente alla paura del buio come momento di irrazionalità che viene bilanciata dall’epifania della luce, la quale porta il protagonista a scoprire, addirittura commuovendosi, la presenza di una verità rassicurante. Ciàula è quindi il simbolo della piccolezza dell’essere umano e delle sue poche conoscenze di fronte alle immensità – oscure e ignote – dell’universo, tema che tinge il racconto di un’atmosfera decisamente decadente.