Autore: Alessandra Forte

Presentazione critica: "Il signore di Ballantrae" di R. L. Stevenson

Presi il candeliere e mi avviai davanti a loro con passi che darei la vita per potere non avere fatto mai; ma un vile è uno schiavo nel migliore dei casi, e anche lungo la strada continuai a battere i denti. Come aveva detto il Master, non c’era un alito di vento; l’aria era immobile […]

Presentazione critica: "Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde" di R. L. Stevenson

Fu studiando il lato morale nella mia stessa persona che imparai a riconoscere la profonda e primitiva dualità dell’uomo; ho visto che, delle due nature che lottavano nel campo della mia coscienza, anche se potevo dire giustamente di essere l’una o l’altra, appartenevo in realtà radicalmente a tutt’e due; […] Era la maledizione del genere […]

Presentazione critica: "Il visconte dimezzato" di Italo Calvino

Mio zio disse: – Adesso arrivo lì e li aggiusto io -. Entusiasta e inesperto, non sapeva che ai cannoni ci s’avvicina solo di fianco o dalla parte della culatta. Lui saltò di fronte alla bocca da fuoco, a spada sguainata, e pensava di fare paura a quei due astronomi. Invece gli spararono una cannonata […]

Presentazione critica: "Sulla collina nera" di Bruce Chatwin

Sulla strada del ritorno, rannicchiati dietro nel calesse, commentarono l’avventura nel loro linguaggio segreto. E quando Amos gridò: «La volete smettere con quelle sciocchezze?», Lewis pigolò: «Non sono sciocchezze, papà. È la lingua degli angeli. La sappiamo dalla nascita.» Mary cercò di ficcare loro in testa la differenza fra «tuo» e «mio». Comprò loro dei vestiti […]

Presentazione critica: "Il barone rampante" di Italo Calvino

Fu il 15 di giugno del 1767 che Cosimo Piovasco di Rondò, mio fratello, sedette per l’ultima volta in mezzo a noi. Ricordo come fosse oggi. Eravamo nella sala da pranzo della nostra villa d’Ombrosa, le finestre inquadravano i folti rami del grande elce del parco. Era mezzogiorno, e la nostra famiglia per vecchia tradizione […]

Presentazione critica: "Le Meteore" di Michel Tournier

Jean e Paul o, indifferentemente, Jean-Paul. Jean-Paul che ha fame, che piange, che osserva il mondo: due bambini ed un armonioso verbo al singolare, poi due adulti e la faticosa designazione di un pronome al plurale. Jean e Paul sono un unico essere scisso in due, un “pomo spartio”, per dirla con Goldoni, un unico […]