Testo della poesia
1. Almo Sol, quella fronde ch’io sola amo,
2. tu prima amasti, or sola al bel soggiorno
3. verdeggia, et senza par poi che l’addorno
4. suo male et nostro vide in prima Adamo.
5. Stiamo a mirarla: i’ ti pur prego et chiamo,
6. o Sole; et tu pur fuggi, et fai d’intorno
7. ombrare i poggi, et te ne porti il giorno,
8. et fuggendo mi toi quel ch’i’ piú bramo.
9. L’ombra che cade da quel’ humil colle,
10. ove favilla il mio soave foco,
11. ove ’l gran lauro fu picciola verga,
12. crescendo mentr’io parlo, agli occhi tolle
13. la dolce vista del beato loco,
14. ove ’l mio cor co la sua donna alberga.
Parafrasi affiancata
1. Apollo, dio del sole che dà vita [almo], quella sola e unica pianta [il lauro] che anch’io adoro [perché simboleggia Laura e la poesia],
2. tu amasti prima di me [Apollo è anche dio della poesia], ora [che è inverno] sola, nel bellissimo luogo in cui cresce,
3. è l’unico albero a essere verde, e non ha nulla che gli si possa paragonare da quando
4. Adamo vide per la prima volta il suo e nostro umano bel [adorno] male. [il “bel male” a cui si fa riferimento è ovviamente Eva, ossia la donna di cui ci si innamora].
5. Fermiamoci ancora a guardarlo; io continuamente ti prego e ti invoco,
6. o Sole; eppure tu fuggi inafferrabile verso il tramonto, e fai sì che d’intorno
7. i colli allunghino la loro ombra [con l’avanzare della sera]; e porti via con te la luce del giorno,
8. e tramontando mi togli ciò che io desidero più di ogni altra cosa.
9. Infatti l’ombra gettata da quel piccolo colle,
10. dove il mio dolce fuoco era [“fu”] allora solo una scintilla,
11. dove il grande alloro che vedo oggi era solo un ramoscello [=dove Laura fu bambina],
12. allungandosi sempre più man mano che scrivo, [per il buio] sottrae agli occhi
13. la vista splendida di quel luogo incantevole
14. dove Laura risiede assieme al mio cuore.
Parafrasi discorsiva
Apollo, dio del sole che dà vita [almo], quella sola e unica pianta [il lauro] che anch’io adoro [perché simboleggia Laura e la poesia], tu amasti prima di me [Apollo è anche dio della poesia], ora [che è inverno] sola, nel bellissimo luogo in cui cresce, è l’unico albero a essere verde, e non ha nulla che gli si possa paragonare da quando Adamo vide per la prima volta il suo e nostro umano bel [adorno] male. [il “bel male” a cui si fa riferimento è ovviamente Eva, ossia la donna di cui ci si innamora].
Fermiamoci ancora a guardarlo; io continuamente ti prego e ti invoco, o Sole; eppure tu fuggi inafferrabile verso il tramonto, e fai sì che d’intorno i colli allunghino la loro ombra [con l’avanzare della sera]; e porti via con te la luce del giorno, e tramontando mi togli ciò che io desidero più di ogni altra cosa.
Infatti l’ombra gettata da quel piccolo colle, dove il mio dolce fuoco era [“fu”] allora solo una scintilla, dove il grande alloro che vedo oggi era solo un ramoscello [=dove Laura fu bambina],
allungandosi sempre più man mano che scrivo, [per il buio] sottrae agli occhi la vista splendida di quel luogo incantevole dove Laura risiede assieme al mio cuore.
Figure Retoriche
-
Allitterazioniv. 10: della “v”: “ove favilla il mio soave foco”: la ripetizione della consonante accentua la dolcezza della parola chiave nella metafora (“soave”) e descrive il carattere dell’amore di Petrarca.
-
Anaforevv. 10, 11, 14: “ove… ove… ove”: la parola ripetuta lega gli oggetti in questione, ossia il colle, l’alloro e Laura, e li accomuna.
Nelle verifiche e negli esercizi vengono sempre chieste le figure retoriche e la loro spiegazione.
- Commento completo diviso per sezione
- Parafrasi dettagliata
- Figure retoriche complete e spiegate
- Confronti tra opere e autori
- Domande e risposte
- Esercizio interattivo
Stiamo lavorando alla nuova versione di Pro. L'accesso è consentito solo a chi ha già acquistato.
Analisi e Commento
Almo Sol, quella fronde ch’io sola amo fa parte del libro di liriche del Petrarca, il Canzoniere (titolo originale: Rerum vulgarium fragmenta), raccolta di trecentosessantasei poesie che raccontano la storia dell’amore del poeta per Laura e la decisione, dopo la morte di lei, di abbandonare le illusioni mondane per cercare in Dio la fine degli affanni terreni e la salvezza.
Almo Sol, quella fronde ch’io sola amo è un sonetto di estrema complessità retorica e concettuale, sulla cui valutazione ha pesato per lungo tempo l’accusa di “barocchismo”, cioè eccessiva ricercatezza. Si fonda su un labirintico intreccio di passaggi fra il livello letterale e quello metaforico-simbolico, sicché risulta difficile l’interpretazione e anzi la stessa “traduzione” in prosa. La metafora principale, su cui si innestano le altre, è il mito fondativo del Canzoniere, vale a dire il complesso gioco di sovrapposizioni fra l’amata Laura, il lauro simbolo della gloria poetica, la ninfa Dafne trasformata in lauro (secondo il racconto ovidiano delle Metamorfosi), e, di conseguenza, l’immedesimazione di Petrarca amante di Laura col dio Apollo amante di Dafne.
Su questa base si snoda un discorso fatto di una serie metafore, dove ogni immagine significa contemporaneamente anche le altre: ad esempio il poeta può dichiarare all’inizio una frase ai limiti del nonsense, cioè di amare la stessa pianta amata un tempo dal Sole, il lauro. Ma ciò riacquista significato perché in questo complesso groviglio di analogie il Sole simboleggia Apollo mentre il lauro simboleggia contemporaneamente Laura, amata dal poeta, e Dafne, amata dal dio.
La vicenda raccontata dal testo, di contro, è molto semplice: Laura si trova sul colle di Thouzon, dove è nata e dove vive, e il poeta si appaga della vista del luogo in lontananza. Invoca dunque il Sole, facendo leva sul comune amore per il lauro, pregandolo di non tramontare, di modo che la contemplazione del luogo natale di Laura possa continuare senza che il sopraggiungere del buio la impedisca.
Indubbi sono i rimandi classici e biblici: l’invocazione Almo Sol deriva da Orazio (Alme sol, nel Carmen saeculare, v. 9), mentre la richiesta al Sole di fermare il suo corso deriva dal celebre passo biblico sulla vittoria di Giosuè sui re cananei (Férmati, sole, su Gabaon, Gs. 10, 12). Dalla lirica precedente proviene invece l’immagine ormai già convenzionale del cuore che si separa fisicamente dal poeta per risiedere con la donna amata.
Come notato, Almo Sol, quella fronde ch’io sola amo spicca per la sua complessità stilistica e retorica: le figure della ripetizione si succedono creando un effetto come di eco (amo… amasti, sola… sola, pur… pur, fuggi… fuggendo, etc.), gli enjambement dilatano la sintassi, mentre le già viste metafore, ricche di rimandi simbolici, moltiplicano a dismisura gli effetti di senso.
Confronti
In Almo Sol, quella fronde ch’io sola amo, Petrarca inserisce indubbi rimandi: la stessa invocazione d’apertura “Almo Sol” viene dall’amatissimo Orazio. (Alme sol, nel Carmen saeculare, v. 9). Dal mondo classico deriva ovviamente il mito di Apollo e Dafne, raccontato anche da grandi autori latini come…
Domande di verifica sono spesso basate sui confronti tra diverse opere e autori.
- Commento completo diviso per sezione
- Parafrasi dettagliata
- Figure retoriche complete e spiegate
- Confronti tra opere e autori
- Domande e risposte
- Esercizio interattivo
Stiamo lavorando alla nuova versione di Pro. L'accesso è consentito solo a chi ha già acquistato.
Domande e Risposte
Sbloccala subito, potrebbe essere la domanda della tua prossima verifica.
- Commento completo diviso per sezione
- Parafrasi dettagliata
- Figure retoriche complete e spiegate
- Confronti tra opere e autori
- Domande e risposte
- Esercizio interattivo
Stiamo lavorando alla nuova versione di Pro. L'accesso è consentito solo a chi ha già acquistato.
Sbloccala subito, potrebbe essere la domanda della tua prossima verifica.
- Commento completo diviso per sezione
- Parafrasi dettagliata
- Figure retoriche complete e spiegate
- Confronti tra opere e autori
- Domande e risposte
- Esercizio interattivo
Stiamo lavorando alla nuova versione di Pro. L'accesso è consentito solo a chi ha già acquistato.
Sbloccala subito, potrebbe essere la domanda della tua prossima verifica.
- Commento completo diviso per sezione
- Parafrasi dettagliata
- Figure retoriche complete e spiegate
- Confronti tra opere e autori
- Domande e risposte
- Esercizio interattivo
Stiamo lavorando alla nuova versione di Pro. L'accesso è consentito solo a chi ha già acquistato.
Sbloccala subito, potrebbe essere la domanda della tua prossima verifica.
- Commento completo diviso per sezione
- Parafrasi dettagliata
- Figure retoriche complete e spiegate
- Confronti tra opere e autori
- Domande e risposte
- Esercizio interattivo
Stiamo lavorando alla nuova versione di Pro. L'accesso è consentito solo a chi ha già acquistato.
Sbloccala subito, potrebbe essere la domanda della tua prossima verifica.
- Commento completo diviso per sezione
- Parafrasi dettagliata
- Figure retoriche complete e spiegate
- Confronti tra opere e autori
- Domande e risposte
- Esercizio interattivo
Stiamo lavorando alla nuova versione di Pro. L'accesso è consentito solo a chi ha già acquistato.
Sbloccala subito, potrebbe essere la domanda della tua prossima verifica.
- Commento completo diviso per sezione
- Parafrasi dettagliata
- Figure retoriche complete e spiegate
- Confronti tra opere e autori
- Domande e risposte
- Esercizio interattivo
Stiamo lavorando alla nuova versione di Pro. L'accesso è consentito solo a chi ha già acquistato.